Le origini del cinghiale in umido alla toscana
Il cinghiale in umido affonda le sue origini fin dai tempi dei romani, risultando una vivanda molto ambita. Nel Satyricon di Petronio Arbitro (I sec. d. C.), il cinghiale infatti è tra le vivande servite alla cena del senatore romano Trimalcione, famoso all’epoca per i suoi incredibili banchetti. Durante il Medioevo e poi nel Rinascimento, il cinghiale veniva sfruttato dalle popolazione dei luoghi incolti, e boscosi vero habitat del cinghiale.
Vediamo come preparare il Cinghiale in Umido alla Toscana secondo la ricetta tradizionale.
Ricetta tradizionale cinghiale in umido
- Tempo di preparazione: 20 minuti
- Tempo di cottura: 2 ore e mezzo circa
- Reperibilità alimenti: Media
- Dosi: 4 persone
- Difficoltà: Facile
Ingredienti
- 1 kg di spezzatino di cinghiale
- 4 carote
- 100 g di pomodorini
- 2 gambi di sedano
- 80 g di olive nere
- 3 cipolle
- 2 spicchi d’aglio
- Bacche di ginepro q.b.
- Olio extra vergine d’oliva q.b.
- 500 ml Vino rosso
- 2 foglie di salvia
- 3 foglie di Alloro
- Rosmarino q.b.
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
Preparazione
Per prima cosa tagliare la polpa di cinghiale in piccoli bocconcini e metterli a bagno nel vino rosso con un trito di 4 carote, 3 cipolle, 2 gambi di sedano, 7 bacche di ginepro, 3 foglie di alloro. Lasciare il tutto a riposo per circa 24 ore a temperatura ambiente. Scolare poi il tutto, lasciando solo i bocconcini di cinghiale.
Mettere in una pentola un altro trito fresco come quello realizzato in precedenza, fino ad imbiondire con l’olio caldo d’oliva; a questo punto far rosolare la carne a fuoco basso senza coperchio, dopo 20 minuti circa togliere con un mestolo la salsa rilasciata dalla carne e metterla da parte in una ciotola continuando a far rosolare per altri 10 minuti circa a fiamma moderata.
Mettere nel frattempo la salsa in una pentola, aggiungere pomodoro, 8 bacche di ginepro, due foglie di alloro e i rametti di rosmarino, un paio di mestoli di brodo vegetale leggero e bollente e coprire la pentola. Bollire il tutto a fiamma moderata girando spesso e delicatamente; a questo punto aggiungere anche la carne e far cuocere a fuoco lento per due ore e mezza/tre. La carne a fine cottura deve risultare tenerissima. Servire il pitto caldo con la salsa.