La Costa d’Argento con il promontorio del Monte Argentario è uno splendido territorio della Maremma, terra caratterizzata da paesaggi selvaggi con la natura incontaminata.
Il clima mite e la natura suggestiva, rendono l’Argentario e la Costa d’Argento il luogo ideale dove trascorrere le vacanze tutto l’anno a contatto con la natura. Il territorio offre un’ampia scelta di monumenti storici, caratteristici borghi medievali e parchi naturali incontaminati da visitare.
Parco Naturale della Maremma
Il Parco Naturale della Maremma, anche chiamato il Parco dell’Uccellina si estende su una superficie di 10.000 ettari, partendo lungo la costa a nord, da Principina a Mare ed estendendosi per 20 km verso sud, fino ad arrivare a Talamone.
All’interno confina con l’Aurelia che collega Grosseto a Roma. La natura muta le sue forme dal delta dell’Ombrone, con le Palude della Trappola, le dune, la pineta, la spiaggia, nonché i Monti dell’Uccellina per culminare con “Poggio Lecci“, alto 417 m. All’interno del parco si trova l’Abbazia di San Rabano. Durante un tour faunistico guidato si possono ancora vedere alcune specie estinte in altre parti della Toscana che vivono ancora qui, come il cinghiale, il gatto selvatico, l’istrice, la tartaruga, l’oca selvatica, il falco, il colombaccio ecc. L’ingresso del parco: Centro Visite ad Alberese e Talamone.
Talamone, il pittoresco borgo balneare
Talamone, si trova 35 km al sud di Grosseto, al confine con il Parco Naturale della Maremma e la Costa dell’Argentario. Da questo pittoresco paese balneare si può godere da una parte il panorama incantevole del Monte Argentario con l’Isola del Giglio davanti e dall’altra parte il porto di Talamone e le colline maremmane retrostanti.
La storia di Talamone risale fin dal tempo degli Etruschi che chiamarono il porto Tlamu. Dopo la caduta della federazione etrusca, seguirono i Romani, che gli dettero il nome di un loro eroe Telamon. Nel 225 a.C. ci fu la battaglia di “Campo Regio” ove i Romani batterono i Galli. Nel medioevo appartenne ai senesi, i quali costruirono il castello sovrastante Talamone. La torre fu costruita durante l’occupazione spagnola. Nel 1860 Garibaldi rifornì qui i suoi uomini di armi e vettovaglie.
Talamonaccio, poco al sud di Talamone, dopo la il paese balneare di Fonteblanda, fu il luogo della antica città Telamon, nella quale sono stati trovati i resti dell’antico tempio romano.
Ci spostiamo ora in direzione della penisola del Monte Argentario, collegata alla terraferma attraverso i tomboli della Feniglia e della Giannella, alla Laguna di Orbetello, la più grande laguna interna del mar mediterraneo. Dal ponte divisorio delle due lagune, si possono ammirare le molteplici specie di uccelli rarissimi come l’airone cinerino, il fenicottero, il falco pescatore e la cicogna bianca. Oggi, la città di Orbetello ha circa 15.000 abitanti. Forse fu già insediamento degli Etruschi, nel VIII sec.a.C., le mura verso il mare dovrebbero essere una loro opera. Poi fu sotto la dominazione degli Aldobrandeschi, seguiti dagli Orsini finché venne conquistata dai senesi. L’occupazione degli spagnoli tra il XVI e XVII secolo ha rilasciato opere come la fortezza Guzman (oggi museo archeologico).