Rocca San Silvestro

4.9
(23)

Uno dei luoghi più belli e suggestivi da visitare se si decide di passare una vacanza a Campiglia Marittima è la Rocca di San Silvestro, villaggio fortificato di origine medievale nato per volontà dei Conti della Gherardesca per sfruttare i giacimenti minerari della zona.

L’antica rocca si trova nel Comune di Campiglia Marittima all’interno del parco archeominerario di San Silvestro  sulla strada provinciale che collega Campiglia a San Vincenzo.

Durante la visita alla Rocca per apprezzare al meglio il luogo, consigliamo di procedere nella lettura dell’articolo dove viene descritta l’origine e la storia dell’antico Castello.

Origini e storia della Rocca di San Silvestro

La Rocca sorge sul crinale di Sud-Ovest di monte Calvi, inizialmente si chiamava Castelnuovo, poi Castel Monte Calvi o Moncalvo, quindi Rocca a Palamento per finire con il nome di San Silvestro che conserva tutt’oggi. L’ex-castello, le cui rovine sono ancora imponenti, s’innalza su un poggio a quota 300 mt. tra Monte Rombolo, il Manienti e la Scala Santa di monte Calvi.

Panorama Rocca San Silvestro
Panorama Rocca San Silvestro

Della Rocca parla Il geografo toscano Emanuele Repetti nella sua famosa opera “Dizionario geografico fisico storico della Toscana“. Lo studioso non è sicuro sull’ ubicazione di questo castello; infatti alla voce “Palamento-rocca a” del Dizionario, riporta una carta tratta dalle Memorie per servire la storia di Lucca redatta nel febbraio del 906 relativa al livello fatto da Pietro Vescovo di Lucca in cui è citato un podere in luogo detto Palamento, in zona di Lecceto e confinante da un lato con le terre delle Acque Albume, con il Rio Secco ed il luogo detto Fontanella, con la via detta Campo di Agnello e linea di ritorno alle Acque Albume.  Di seguito a questo documento il Repetti aggiunge:

“…non posso asserire se questa Rocca a Palamento fosse mai stata quella che ora si appella Rocca di San Silvestro nelle pendici meridionale di Monte Calvo e presso le miniere di piombo nel distretto settentrionale di Campiglia…”

Comunque l’interrogativo del Repetti non avrebbe avuto ragione di essere perché la zona compresa nei confini del documento di cui sopra è decisamente in tutt’altra parte rispetto al castello e distretto di San Silvestro, ex-Rocca a Palamento, il quale risulta sempre compreso entro i confini meridionali di Pisa rappresentati anche dalle acque della Cornia, come dimostrano ampiamente tutti i privilegi imperiali concessi e di volta in volta confermati a quella gloriosa Repubblica.

A rendere ancora più evidente l’errore del Repetti sono le osservazioni della storica Maria Luisa Ceccarelli Lemut, la quale afferma che le prime notizie relative al castello, noto nel medioevo con il nome di Rocca a Palamento, sono contenute in alcuni documenti rogati a S. Genesio il 18 agosto 1108, con i quali il gherardesco conte Ugo II, del fu conte Redice III, reputò al vescovado lucchese i beni di quel vescovado che egli ed i suoi uomini detenevano fra la Cecina e il Rio Orsaio e tra Monteverdi e il mare, e in particolare in alcune località, tra cui la Rocca, escluso però ciò che detenevano il figlio ed il nipote d’Ildebrando da Rocca. E’ però possibile trovare notizie più antiche.

Rocca San Silvestro - dettaglio
Rocca San Silvestro – dettaglio

Le origine del nome

Come già detto nel precedente paragrafo nel 1004 un antenato del conte Ugo, il conte Gherardo II, fondò e dotò il monastero benedettino maschile di S.Maria di Serena nella diocesi di Volterra, presso l’attuale Chiusino. Tra i beni donati si trovava:

“castello ubi dicitur Montecalvo suam portionem medietatem et suam portionem que iam fuit Castello Novo”.

Il fatto che Rocca a Palamento si trovi proprio sulle pendici del Monte Calvi e che nella zona non vi siano vestigia di altri centri abitati, induce ad identificare questo castello di Montecalvi con Rocca a Palamento.
L’aggiunta di Palamento al castello dei signori Della Rocca probabilmente si deve alla presenza del mulino: palamento, da paumento, è infatti letteralmente il pavimento sul quale gira la macina del mulino e quella specie di cassa dove casca la farina che esce macinata.

La Rocca appare dunque nella documentazione al principio dell’ XI secolo ed il suo incastellamento pare perciò risalire a quella serie di castelli sorti in Maremma tra il X e l’XI secolo. Riassumendo le molteplici variazioni del nome della rocca, la qual cosa era probabilmente conseguente al cambiamento della casata che ne deteneva il dominio, sappiamo con certezza che nel 1004 e nel 1014 il nome era Castel Moncalvo, mentre prima del 1000 si chiamava Castellonovo.

La denominazione di Moncalvo o Monte Calvi fu mantenuta per circa un secolo, ma già alle soglie del XII secolo incomincia a comparire anche un altro nome, quello generico di Rocca, per indicarne l’appartenenza ai nuovi signori, i Della Rocca di Pisa.

Pendici Monte Calvi
Pendici Monte Calvi

La Rocca sotto il dominio di Pisa e poi Firenze

La Rocca era stata investita, nel corso del XII secolo, insieme con località circostanti, dalla politica espansionistica pisana. I Pisani, che certo già nei primi decenni dell’XI secolo controllavano la costa maremmana a sud del fiume Cecina, necessaria per le loro attività marinare, approfondirono ed ampliarono questo controllo ad una fascia costiera che raggiungeva il crinale dei Monti della Gherardesca, la bassa Val di Cornia fino a Suvereto e i Monti d’Alma fino a Castiglione della Pescaia, e lo trasformarono in dominio politico con un processo giunto sostanzialmente a termine nella seconda metà del XII secolo.

Del contado pisano la Rocca fece parte fino alla caduta di Pisa in mano ai Fiorentini nel 1406, allorché entrò a far parte del contado fiorentino. A quest’epoca però la località era già abbandonata, non sappiamo bene quando ciò sia avvenuto per la mancanza di notizie posteriori al terzo decennio del XIV secolo.

Dal XV-XVI secolo in poi il nome di San Silvestro (dal nome della chiesa del Castello ancora in piedi dopo l’abbandono) sostituì quello di Palamento ed è rimasto fino ai giorni nostri, però la costruzione continuò ad essere indicata semplicemente anche col nome di Rocca come si può, ad esempio, constatare in alcuni documenti del XV secolo come quello del 10 marzo 1417 in cui viene concesso a titolo di locazione a Martino del fu ser Ghino.
Campiglia un terzo del pascolo della Rocca o Rochetta posta nella maremma di Pisa. Nelle rendite catastali del 1428-29 conservate nell’Archivio di Stato di Pisa, fra i beni della famiglia di Lodovico della Rocca figurano proprietà, pascoli e pasture in Campiglia, Biserno e Rocca.

Sotto il dominio pisano alla Rocca non risedettero ufficiali inviati dal comune di Pisa, ma il castello fece parte della capitania di Campiglia Marittima. Il castello, come detto in precedenza, occupava l’intera sommità della collina e solo sul posto è possibile rendersi conto delle sue dimensioni.

La strada saliva a spirale unitamente al muro protettivo, una tecnica forse rudimentale ma efficace per la difesa. Lungo le massicciate anellari sorgevano le case fino alla porta della residenza del signore, protetta da una muraglia possente della quale rimane uno spezzone di fianco ad una torre quadrangolare. Sulla base originale di questa, i Fiorentini costruirono nel corso del XV secolo una torretta di avvistamento di dimensioni più piccole e tuttora bene in piedi, almeno parzialmente.

Rocca San Silvestro
Rocca San Silvestro

A mezzogiorno del corpo centrale del cassero sorge la chiesa di stile romanico costruita dai Fiorentini sulla pianta di quella primitiva. La chiesa è ricordata nelle “decime” dell’anno 1298 con il nome generico di Chiesa di Rocca Palmeti.

Il mulino del castello era ubicato, più o meno, dove sorge il palazzo dei Lanzi e, come abbiamo già detto, le macine sono interrate nei pressi. Il poggio di San Silvestro è perforato da alcune gallerie sulle quali la fantasia popolare ha creato innumerevoli leggende rievocando clamorosi tentativi di distruzione da parte di orde piratesche.

Può darsi che bande di avventurieri e corsari abbiano tentato in più occasioni di prendere e depredare il castello, una distruzione fu opera di guastatori pisani e danni furono arrecati dalle truppe volterrane nel XIII secolo, ma le gallerie esistenti non hanno niente a che vedere con tutto questo a dispetto della fantasia e della leggenda.

La Rocca di San Silvestro
La Rocca di San Silvestro

Come raggiungere la Rocca di San Silvestro

La Rocca di San Silvestro si trova nel Comune di Campiglia Marittima all’interno del Parco di San Silvestro in Val di Cornia; la macchina è il miglior mezzo per raggiungerlo. Per arrivare all’ingresso del il Parco seguire le indicazioni presenti sulla strada provinciale SP20  che collega San Vincenzo (LI) a Campiglia Marittima (LI).

Le indicazioni per raggiungere la Rocca sono presenti all’uscita San Vincenzo sud della SS Aurelia, sulla statale Aurelia a sud di San Vincenzo, e sulla strada che collega Venturina a Campiglia Marittima.

Bibliografia di riferimento

L’articolo è stato scritto facendo riferimento alle seguenti fonti bibliografiche:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana.
M. L. CECCARELLI LEMUT, Un villaggio di minatori e fonditori di metallo nella Toscana del Medioevo, S. Silvestro (Campiglia) “Archeologia medievale”.
I. FALCHI, Trattamenti popolari.
Archivio di Stato di Pisa, Archivio Alliata, n. 1246, Diplomatica Pia Casa Misericordia. 16 Ivi, Ufficio fiumi e fossi.

Questo articolo è utile?

Clicca sulle stelle per lasciare il tuo voto!

Media voti 4.9 / 5. Voti totali: 23

No votes so far! Be the first to rate this post.